Acido ialuronico e laserterapia ritardano l’ artroplastica?

27 settembre 2015

Il trattamento semestrale con iniezioni intra-articolari di acido ialuronico, insieme alla laserterapia low-level, dovrebbe essere incorporato nel protocollo di trattamento conservativo standard per la gestione della gonartrosi sintomatica, dal momento che tale approccio potrebbe prolungare la longevità dell’articolazione del ginocchio rendendo inutile il ricorso al più costoso intervento di artroplastica.

Queste le conclusioni di uno studio pubblicato online sulla rivista Clinical Interventions in Aging.

Nella gestione della gonartrosi, ancora oggi la maggior parte dei clinici e dei chirurghi ricorre ai FANS e alla terapia fisica convenzionale, a base di ultrasuoni, terapia elettrica transcutanea e terapia ad onde corte.
“Tuttavia – ricordano gli autori dello studio nell’introduzione – questi trattamenti conservativi offrono solo benefici sulla sintomatologia nel breve termine. Inoltre molti pazienti anziani non tollerano i FANS”.

L’efficacia della terapia infiltrativa a base di HA è documentata sin dagli anni Novanta: “Le iniezioni intra-articolari con HA tendono ad avere una durata di azione più prolungata rispetto a quella ottenuta con le infiltrazioni di steroidi, con una minore incidenza di eventi avversi (AE) di seria entità.”

Quanto alla laserterapia low-level, “…il suo impiego – ricordano gli autori – risale agli anni ’60, mentre studi recenti hanno dimostrato un effetto positivo del trattamento sulla sintesi di fibroblasti e collagene a livello cellulare e molecolare, con un’estensione al suo impiego documentata in molte applicazioni cliniche”.

Obiettivo del nuovo trial clinico, prospettico, randomizzato, in doppio cieco, controllato vs placebo, è stato quelli di valutare se l’impiego combinato di iniezioni intra-articolari di HA insieme alla laserterapia low level fosse in grado di influenzare il corso naturale del processo degenerativo articolare, prolungare la longevità dell’articolazione del ginicchio sottoposta a degenerazione e posporre il ricorso ad intervento di artroplastica, dato che molti pazienti anziani sono ad elevato rischio di andare incontro a chirurgia e/o sono riluttanti a sottoporsi a tale intervento.

A tal scopo, 70 pazienti anziani affetti da gonartrosi bilaterale sono stati randomizzati a uno di due protocolli di trattamento conservativo tra loro alternativi da applicare ad uno solo o ad entrambi i ginocchi dolenti. Il protocollo A prevedeva il ricorso alla terapia fisica tradizionale in associazione a irradiazione laser inefficace (sham light) e iniezione intra-articolare con placebo per 6 mesi. Il protocollo B, invece, prevedeva il ricorso a terapia fisica convenzionale in associazione a laserterapia low level e ad infiltrazione con HA per lo stesso lasso di tempo.
La condizione di insuccesso terapeutico era definita dal riscontro di dolore intenso tale da giustificate il ricorso alla chirurgia (artroplastica).
Il dolore percepito è stato valutato mediante il questionario WOMAC e i punteggi ottenuti sono stati riportati sulla scala Likert (0= assenza di dolore; 20= dolore percepito insopportabile).

All’ingresso nello studio, il punteggio WOMAC relativo al dominio dolore e relativo ai 70 ginocchi randomizzati al protocollo di trattamento A era pari a 13 (range= 12-15), mentre quello relativo ai 70 ginocchi trattati con il protocollo B era pari a 14 (range: 12-16).

Dopo un follow-up della durata media di 7 anni, il punteggio WOMAC per il protocollo B è risultato pari a 6 (range: 5-7) e solo un pazienti appartenente a questo gruppo ha sperimentato un peggioramento del punteggio WOMAC relativo al dominio dolore (13 a 2 anni) da giustificare il ricorso all’artroplastica. Invece, il punteggio WOMAC dolore a 7 anni dall’inizio del trattamento è stato pari a 11 (range 10-12) nel gruppo sottoposto al protocollo A.
In questo gruppo, 15 ginocchi (anziché un solo ginocchio, come osservato nel gruppo sottoposto al protocollo B) hanno necessitato del ricorso all’artroplastica, e la differenza nella proporzione di ginocchi necessitanti del ricorso all’artroplastica è risultata statisticamente significativa (p<0,05). In conclusione, lo studio ha dinostrato come l'impiego di infiltrazioni di HA (che hanno come bersaglio i processi infiammatori a livello della parte interna dell'articolazione del ginocchio), in combinazione con la laserterapia low level (mirata contro i processi infiammatori della parte esterna dell'articolazione) rappresenti un approccio razionale al trattamento della gonartrosi sintomatica degenerativa, sempre più frequente in ragione dell'aumento della longevità della popolazione e con notevoli implicazioni per la spesa sanitaria. “Sono ora necessari studi a lungo termine di dimensioni più ampie – aggiungono gli autori – in grado di verificare se le infiltrazioni di HA a cadenza annuale, anziché semestrale, possano avere un'efficacia clinica paragonabile a quella delle infiltrazioni semestrali. (…) nonché studi in grado di valutare se la laserterapia low-level, il regime di somministrazione della terapia infiltrativa, o la loro combinazione, rappresenti l'opzione terapeutica più efficace nei pazienti anziani”. (…) Infine, resta da esplorare la possibilità di utilizzare il nuovo protocollo di trattamento anche nei soggetti di mezza età.”. Bibliografia Ip D et al. Can combined use of low-level lasers and hyaluronic acid injections prolong the longevity of degenerative knee joints? Clinical Interventions in Aging 2015:10 1255–125 Leggi