Gonartrosi, cicli ripetuti di infiltrazioni con Hylan-G20 battono trattamenti convenzionali nel migliorare dolore e limitazione fisica associati a malattia

17 febbraio 2016

I risultati di uno studio di recente pubblicazione online su Drug Design, Development and Therapy, ottenuti su un’ampia coorte di pazienti canadesi affetti da gonartrosi e provenienti dalla pratica clinica reale (real world), hanno documentato l’efficacia di cicli ripetuti di Hylan-G20, una formulazione di acido ialuronico (AI) ad elevato peso molecolare, nell’allevare il dolore e migliorare la funzionalità fisica.

Non solo: l’azione analgesica e il miglioramento della funzionalità fisica sono risultati migliori rispetto a quelli ottenuti in pazienti sottoposti a trattamenti convenzionali ma non con AI.

Come è noto, ad oggi non esistono ancora interventi risolutivi per l’osteoatrosi (OA) e l’obiettivo delle terapie attualmente disponibili consiste nell’allevare il dolore e preservare la funzione fisica

“Il ricorso alla terapia infiltrativa con AI è da tempo raccomandato per la sua capacità documentata di ripristinare sia le proprietà viscoelastiche che quelle meccaniche del fluido sinoviale a livelli delle articolazioni colpite da OA e anche in ragione degli effetti potenzialmente benefici contro l’infiammazione che sostiene l’OA – ricordano gli autori nell’introduzione al lavoro”.

Inoltre, una volta stabilito, l’effetto terapeutico dell’AI può mantenersi per 6 o più mesi (2).
In letteratura esistono alcune evidenze, provenienti da studi clinici, a favore di un effetto sostenuto di cicli ripetuti di iniezioni intra-articolari di AI (3).

L’assenza di evidenze altrettanto numerose e comparabili, provenienti dalla pratica clinica reale, ha sollecitato la messa a punto di questo studio caso-controllo, che ha fatto ricorso ai dati provenienti da un database canadese di pazienti, il Southwestern Ontario database.

Nello specifico, sono stati identificati 1.263 pazienti con OA mono- o bilaterale al ginocchio, sottoposti a 2 cicli consecutivi di iniezione intra-articolare di Hylan G-F20, un AI ad elevato peso molecolare e confrontati con 3.318 pazienti aventi caratteristiche demografiche simili, sottoposti a trattamenti alternativi per l’OA rispetto alla terapia infiltrativa.

Per quanto riguarda la sintomatologia “dolore”, è stata valutata la risposta alla terapia tramite la scala VAS a 10 punti che ha misurato la percezione di dolore a riposo dopo completamento del test della deambulazione di 6 minuti (6MWT).

Quanto alla limitazione della funzione fisica, invece, questà è stata direttamente misurata dal test della deambulazione sopra citato.

Dopo due cicli di infiltrazioni con hylan G-F 20, i ricercatori hanno osservato una riduzione dal valore iniziale di 7,82 ±1,27 al valore finale di 4,16 ± 1,51 del punteggio VAS relativo alla percezione di dolore a riposo.
La variazione media del punteggio VAS tra le condizioni finali e quelle iniziali è, pertanto, risultata pari a 3,66 ± 1,78, di gran lunga superiore alla variazione del punteggio VAS documentata nel gruppo di controllo (3.12 ± 2,03; P= 0,012).

Inoltre il punteggio VAS medio relativo al dolore percepito dopo esecuzione del test 6MWT si è ridotto da 5,56 ± 1,74 punti (da 9,58 ± 0,4 all’inizio dello studio a 4,02 ± 1,67 alla fine dello studio), un valore decisamente migliore rispetto alla riduzione del punteggio VAS osservato nel gruppo di controllo (2,99 ± 1,85; P= 0,001).

Quanto al miglioramento dell’abilità funzionale, i pazienti sottoposti a terapia infiltrativa hanno presentato un incremento della distanza percorsa a piedi al test 6MWT pari a 115 m, ben superiore ai 91 m osservati nel gruppo di confronto.

Nel commentare i risultati, gli autori dello studio hanno ricordato come le autorità regolatorie si siano interrogate su quali differenze di outcome debbano ritenersi clinicamente significative nel trattamento dell’OA.

“Nel caso del dolore – argomentano i ricercatori – alcuni commentatori hanno identificato come soglia clinicamente significativa una riduzione della sintomatologia dolorosa pari, almeno, al 25% rispetto alle condizioni iniziali. Tale soglia è stata abbondantemente superata in questo studio, che ha documentato una riduzione del punteggio medio VAS pari al 47% per il dolore a riposo e al 59% per il dolore dopo esecuzione del test della deambulazione.”
“Tali riduzioni – aggiungono gli autori – sono compatibili anche con i criteri OMERACT-OARSI per la definizione di “risposta moderata” all’interno di un trial clinico”.

“Il confronto dei risultati ottenuti nello studio al test 6MWT con i dati regolatori derivati da soggetti sani, invece, è indicativo dell’entità della limitazione della funzione fisica che potrebbe essere associato alla gonartrosi – spiegano gli autori -. Dopo aggiustamento in base all’età e al peso corporeo, le stime delle autorità regolatorie fissano la distanza percorsa al 6MWT, rispettivamente, a 550 m negli uomini e a 500 m nelle donne.”

“In questo studio – precisano gli autori – la distanza media percorsa prima dell’inizio della terapia infiltrativa è stata pari, all’incirca, a 310 m, molto simile o al di sotto del limite inferiore di normalità. L’incremento medio della distanza percorsa pari a 115 m dopo completamento del trattamento rappresenta, pertanto, un incremento sostanziale (…) e, dal momento che questi pazienti mostrano una compromissione evidente della funzione fisica rispetto ai controlli sani incrociati in base al peso e all’età, è probabile che parte dell’incremento della distanza percorsa a piedi al 6MWT sia da attribuire alla ridotta percezione del dolore durante il movimento”.

Bibliografia
1) Petrella RJ et al. Pain relief and improved physical function in knee osteoarthritis patients receiving ongoing hylan G-F 20, a high-molecular-weight hyaluronan, versus other treatment options: data from a large real-world longitudinal cohort in Canada. Drug Des Devel Ther. 2015 Oct 15;9:5633-40. doi: 10.2147/DDDT.S88473. eCollection 2015.
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2) Navarro-Sarabia F et al. A 40-month multicentre, randomised placebo-controlled study to assess the efficacy and carry-over effect of repeated intra-articular injections of hyaluronic acid in knee osteoarthritis: the AMELIA project. Ann Rheum Dis. 2011;70:1957–1962.
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3) Waddell DD et al. A second course of hylan G-F 20 for the treatment of osteoarthritic knee pain: 12-month patient follow-up. J Knee Surg. 2005;18:7–15.
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