Terapia del dolore osteomuscolare tramite iniezione di anestetici locali nei punti trigger

14 gennaio 2012

In tutto il mondo il dolore rappresenta la principale causa di richiesta di visita medica. Tanto è vero che è molto più difficile convincere un paziente a seguire una cura se la malattia non è accompagnata da dolore. La possibilità di controllare ed eliminare questo disturbo il più rapidamente possibile rappresenta l’obiettivo più ricercato dai pazienti. In quest’ambito rientra la riflessoterapia, basata su un’efficace stimolazione terapeutica di un’area al di fuori del luogo di origine del dolore: ciò produce una benefica reazione riflessa su tale luogo, con sollievo dal dolore. Un esempio è costituito dalla terapia infiltrativa con anestetici locali, iniettati nei cosiddetti trigger point, equivalenti concettualmente ai punti riflessi o dell’agopuntura.

In terapia del dolore con anestetici locali si distinguono quattro diversi metodi applicativi:

  • terapia segmentale: si basa sul concetto che ogni segmento neurale del midollo spinale è correlato embriologicamente a una zona della pelle e del connettivo (dermotomo), della muscolatura (miotomo) e dello scheletro (sclerotomo). Ciò permette di effettuare contemporaneamente un trattamento che interessi strutture e organi a livello profondo, intermedio e superficiale.
  • terapia locale: è la più usata e prevede l’iniezione dell’anestetico direttamente nel luogo del tessuto o dell’organo danneggiato, per esempio tendini, inserzioni muscolari, capsule articolari.
  • terapia di campo di interferenza: è un variante della precedente e prevede l’iniezione dell’anestetico in aree infiammate o sedi di cicatrici che determinano dolore a distanza senza correlazioni neurali (tipicamente nell’area della bocca-lingua-ipofaringe). Trattando il focus primario spesso scompare il dolore secondario a distanza.
  • blocco della via di conduzione nervosa: in questo caso la conduzione del dolore viene interrotta mediante iniezione dell’anestetico locale nei nervi periferici.

I distretti anatomici trattabili
I distretti trattabili mediante anestetici locali sono molti, come è facile dedurre, essendo potenzialmente interessate tutte le aree muscolari, tendinee e legamentose (ma anche articolari) oggetto di patologie che provocano una sensazione dolorosa. I più importanti sono:

Testa
cefalea (temporo/parietale, occipito/parietale)
– algie in sede temporale
– terapie a carico: del massetere, dell’articolazione temporo-mandibolare
a livello sovra e infraorbitario
– dolore miofasciale (disfunzione frontoparietale e occipitofrontale).

Colonna cervicale

– dolore aspecifico al collo
– artrosi interspinosa
– algie a livello: dell’elevatore della scapola, sternocleidomastoideo, del trapezio, del piccolo e grande nervo occipitale, delle articolazioni vertebrali C4-C6

Arti superiori

dolore della spallaanteriore, subacromiale, del processo coracoideo
– epicondilite laterale e mediale
– terapie a livello dei muscoli: deltoide, romboide, sopraspinato, infraspinato, bicipite, tricipite, supinatore
– terapie a livello: del processo stiloideo del radio e dell’ulna, dei nervi sovrascapolari e mediano
– tenosinovite stenosante
– terapia intrarticolare in sede: gleno-omerale (spalla), omero-radiale/omero-ulnare (gomito), radiocarpale (polso)
– rizartrosi.

Torace e addome

– dolore del triangolo xifoide-sterno-clavicola e interscapolare
– terapia a livello dei muscoli: pettorali maggiori, sternocostali, retto addominale
trasverso dell’addome
– trattamenti sottocutanei per: disturbi gastroduodenali, dolore pancreatico, dismenorrea, dolore epatico e da calcolosi biliare, dolore correlato a disturbi renali o delle vie urinarie, dolore correlato a patologie ovariche o a carico delle tube.

Colonna lombare e pelvi

– lombaggine
– sindrome piriforme
periatrite alle anche
– terapia a livello: degli adduttori ed estensori, delle articolazioni vertebrali lombari, dei nervi otturatore e cutaneo laterale femorale

Arti inferiori

– dolore: patello-femorale, del gracile, della zampa d’oca
– terapia a livello dei muscoli: bicipite, quadricipite, tricipite, peroneo
– terapia a livello del legamento collaterale mediale e laterale
– trattamento a livello dei nervi: infra-patellare, del tunnel tarsale, del compartimento tibiale posteriore, interdigitale
– dolore calcanale
– terapia sottocutanea antalgica: presso il menisco mediale e laterale, lungo la tibia
intorno al ginocchio
– iniezioni intra-articolari: a livello dell’ancadel ginocchio, in sede metatarsale.