Malattia di Kashin-Beck, iniezioni intrarticolari di acido ialuronico efficaci sulla sintomatologia

21 dicembre 2014

I risultati di uno studio cinese recentemente pubblicato sulla rivista Clinical Rheumatology hanno dimostrato l’efficacia e la buona tollerabilità sia del trattamento intrarticolare di acido ialuronico (IAHA) sia di glucosamina solfato (GS) orale, rispetto a placebo, nel trattamento del dolore al ginocchio dovuto alla malattia di Kashin-Beck (KBD), un’osteoartrosi rara. A differenza di GS, però, l’effetto di IAHA sarebbe più precoce e di maggiore durata, mentre non vi sarebbero differenze significative tra i due trattamenti in termini di insorgenza di eventi avversi (AE).

KBD è una patologia cronica ingravescente ed invasiva che colpisce il tessuto osseo e la cartilagine articolare. E’ un’osteoartrosi rara, endemica in alcune aree geografiche della Siberia, della Corea e della Cina, la cui eziologia ancora oggi è sconosciuta ma che si ipotizza sia di natura multifattoriale.
Dolore articolare, rigidità mattutina, deformazioni delle dita e a carico delle articolazioni costituiscono i primi sintomi della malattia, con conseguente degradazione della matrice cartilaginea che esita in osteoartrosi (OA) secondaria.

Se non trattata in modo appropriato, la malattia progredisce gradualmente fino a portare a rigidità articolare, deformità e disabilità.
Il trattamento di questa condizione ha mutuato, fino ad ora, dall’armamentario terapeutico disponibile per le OA in generale (prevalentemente FANS). Accanto ai FANS, però, esistono altre opzioni terapeutiche, rappresentate dall’IAHA e dalla GS orale.

“Alcune metanalisi hanno suffragato l’efficacia di IAHA nell’alleviare il dolore e la migliorare la funzionalità fisica in pazienti affetti da OA al ginocchio – ricordano gli autori dello studio nell’introduzione al lavoro – nonché l’assenza di seri problemi di safety legati a questa tipologia di trattamento. Peraltro – continuano gli autori – esistono studi al contempo che hanno documentato l’efficacia di GS nell’alleviare il dolore e ritardare la progressione a lungo termine dell’OA al ginocchio in termini di mutazioni della struttura articolare e di sintomatologia”.

L’efficacia di queste due opzioni terapeutiche, poco studiata, finora, nel caso specifico della KBD, ha sollecitato la messa a punto di questo nuovo studio, avente l’obiettivo di valutare efficacia e sicurezza di IAHA e GS vs placebo nell’alleviare la sintomatologia e migliorare la funzionalità fisica in pazienti affetti dalla malattia.
A tal scopo, sono stati reclutati 150 pazienti con KBD e randomizzati al trattamento con IAHA per 4 settimane, GS orale per 12 settimane o placebo per 12 settimane.

L’outcome primario dello studio era rappresentato dalla risposta al trattamento da 0 a 20 settimane, misurata dal raggiungimento di una riduzione del 20% e del 50% della sintomatologia dolorosa rilevata mediante decremento del punteggio complessivo WOMAC (Western Ontario and McMaster Universities Osteoarthritis). Le misure di outcome secondario consistevano, invece, nella variazione media del punteggio WOMAC normalizzato e delle sue tre sottoscale (funzione, dolore e rigidità a 8 settimane di follow-up. Il WOMAC è un questionario strutturato validato (24 domande) per la valutazione delle variazioni della sintomatologia e della disabilità associate all’OA. Comprende 3 sottoscale: funzione (17 domande), dolore (5 domande) e di rigidità (2 domande). Un punteggio WOMAC inferiore indica un minor numero di sintomi, in tal modo il miglioramento è mostrato come un valore negativo; valori negativi di grande portata sono indicativi di una maggiore efficacia.

I risultati dello studio hanno documentato l’efficacia di entrambi i trattamenti nel raggiungere l’outcome primario della riduzione del 20% e del 50% della sintomatologia dolorosa, misurata dal punteggio WOMAC complessivo, rispetto al placebo, da 0 a 20 settimane. Nello specifico il tasso di risposta pari ad una riduzione del 20% del punteggio WOMAC legato alla sintomatologia dolorosa è risultato più elevato per entrambi i gruppi di trattamento vs placebo (-43,5% per IAHA, -25,4% per GS) e di entità superiore per IAHA vs GS (-18,1%). Identica situazione è stata rilevata per il tasso di risposta pari ad una riduzione del 50% del punteggio WOMAC legato alla sintomatologia dolorosa: questo è risultato più elevato per entrambi i gruppi di trattamento vs placebo (-43,4% per IAHA, -26,9% per GS. In questo caso però, nonostante l’entità numericamente superiore, il vantaggio di IAHA vs GS non è stato significativamente significativo (-16,5%).

Quanto all’outcome secondario, il trattamento con IAHA è risultato significativamente superiore vs placebo nel ridurre il punteggio WOMAC normalizzato (p<0,001), e delle tre sottoscale WOMAC (dolore, rigidità e funzione) (p<0,001) a 8 settimane. Anche il trattamento con GS ha migliorato i punteggi sopra menzionati vs placebo. Tuttavia, la riduzione dei punteggi in questione è risultata superiore in modo statisticamente significativo per IAHA vs GS. Passando, infine alla safety, non sono stati rilevanti AE seri, e l'incidenza di AE di lievi è risultata pressochè sovrapponibile tra i 2 gruppi di trattamento, mentre non sono stati documentati AE nel gruppo placebo. Alla luce di questi risultati, gli autori dello studio ritengono che “...tali scoperte potrebbero suffragare un razionale d'impiego di questi trattamenti basato sull'assunzione preferenziale di IAHA in pazienti con dolore cronico al ginocchio e di GS come terapia adiuvante.” “Sono ora necessari – concludono - studi di maggiore dimensione numerica e più lunga durata per confermare quanto da noi osservato” Xia CT et al. Hyaluronic acid and glucosamine sulfate for adult Kashin-Beck disease: a cluster-randomized, placebo-controlled study. Clin Rheumatol. 2014 Nov 12 (Epub ahead of print) Leggi