Artrosi del ginocchio: acido ialuronico intra articolare efficace quanto i FANS, ma più sicuro

21 febbraio 2014

Nuova diagnosi di artrosi del ginocchio? E’ altamente probabile che la prima prescrizione medica preveda l’utilizzo di antiinfiammatori non steroidei, ancora oggi ampiamente utilizzati nel trattamento di questa condizione dolorosa (1). Noti per la loro documentata efficacia, i FANS sono tuttavia caratterizzati da scarsa tollerabilità gastrica e, per tale ragione, sconsigliati nelle terapie di medio e lungo termine.

La buona notizia è che, secondo uno studio randomizzato open-lable appena pubblicato su Arthritis Research and Therapy, le iniezioni intra articolari di acido ialuronico mostrano un profilo di efficacia paragonabile a quello dei FANS e un superiore profilo di sicurezza (2).

L’acido ialuronico è un glicosaminoglicano naturalmente presente nel liquido sinoviale, che ha la funzione di proteggere il ginocchio dai traumi, assorbendo gli urti, dissipando l’energia liberata a seguito del trauma, proteggendo e lubrificando il rivestimento della superficie cartilaginea dell’articolazione. Numerosi studi clinici e meta-analisi ne hanno dimostrato l’efficacia clinica nel trattamento dell’osteoartrosi (OA) del ginocchio (1, 3).

Secondo una recente meta-analisi (4), la riduzione del dolore indotta dall’utilizzo di acido ialuronico avviene più lentamente rispetto a quella indotta dall’iniezione intra articolare di corticosteroidi, ma l’effetto dell’acido ialuronico sul dolore potrebbe continuare per oltre 6 mesi dal ciclo di trattamento (3).

Sulla base di queste premesse, i ricercatori della Juntendo University, centro coordinatore della sperimentazione, hanno screenato un totale di 200 pazienti con OA del ginocchio, afferenti a 20 ospedali del Giappone.

I pazienti arruolati sono stati assegnati, in modalità random, ai due diversi trattamenti: 3 compresse giornaliere da 60 mg di loxoprofen sodico (Daiichi Sankyo Pharmaceuticals Co. Ltd., Tokyo) per 5 settimane o, in alternativa, una iniezione intra-articolare settimanale da 25 mg di acido ialuronico ad alto peso molecolare (2.700 kDa), sempre per 5 settimane.

L’efficacia dei due trattamenti è stata valutata confrontando le variazioni a 5 settimane dello score calcolato mediante il Japanese Knee Osteoarthritis Measure (JKOM), un questionario validato che include dolore e rigidità, attività fisica quotidiana, attività sociale e condizioni generali di salute (5). La variazione del JKOM rappresentava l’endpoint primario dello studio.

I pazienti eligibili all’inizio del trial erano 99 nel gruppo in trattamento con acido ialuronico (età media 68,2 anni, 72 donne) e 93 nel gruppo in trattamento con il FANS (età media 68,5 anni, 71 donne). Di questi pazienti, 98 e 86 sono stati rispettivamente inclusi nell’analisi che valutava l’endpoint primario.

Entrambi i gruppi di trattamento avevano mostrato una variazione statisticamente significativa del JKOM rispetto al baseline (-34,7% e -32,2%, con p<0,001 per entrambi). La differenza fra le due variazioni era del -2,5% (95% CI, –14,0% to 9,1%) in favore del gruppo trattato con acido ialuronico (limite di inferiorità fissato al 10% sulla base di studi precedenti). Il gruppo trattato con acido ialuronico aveva mostrato inoltre una più bassa frequenza di uscita dallo studio (9,1%) e di eventi avversi (1%) rispetto a quanto si era verificato per i pazienti trattati con FANS (20,4% e 10,8% rispettivamente, p=0,026 per il ritiro e p=0,004 per gli eventi avversi). Eventi avversi seri non erano stati osservati in nessun gruppo di trattamento. I disturbi del tratto gastrointestinale (n=7) e le reazioni allergiche (n=3) erano stati segnalati come eventi avversi solo nel gruppo trattato con FANS. L’efficacia precoce dell’acido ialuronico, nei pazienti con OA del ginocchio, si è quindi dimostrata non inferiore rispetto a quella del FANS utilizzato come controllo; in termini di sicurezza, invece, l’acido ialuronico si è dimostrato addirittura superiore. Tuttavia, “i meccanismi molecolari alla base dell'efficacia dell’acido ialuronico nel trattamento dell’OA rimangono poco chiari”, affermano gli autori del paper. “E' stato recentemente riportato che l’acido ialuronico inibisce l’attività delle metalloproteinasi della matrice e le aggrecanasi, enzimi almeno in parte coinvolti nella degradazione della cartilagine indotta da citochine proinfiammatorie come l'interleuchina 1”, aggiungono. Pertanto si ipotizza che l’acido ialuronico possa “modificare il danno strutturale delle articolazioni ed il ritmo di progressione dell’OA”. Sono comunque necessari ulteriori studi volti a chiarirne il meccanismo d’azione. “Il presente studio suggerisce che futuri studi randomizzati di maggior durata e numerosità campionaria dovrebbero essere condotti per identificare le alternative di trattamento ottimali per l’OA del ginocchio. Inoltre sarebbe interessante valutare l’esistenza di possibili effetti sinergici fra i due trattamenti quando combinati insieme”, concludono gli autori. Francesca Sernissi

Riferimenti

1. Zhang W, et al.: OARSI recommendations for the management of hip and knee osteoarthritis: part III: Changes in evidence following systematic cumulative update of research published through January 2009. Osteoarthritis Cartilage 2010, 18:476–499.
2. Ishijima et al.: Intra-articular hyaluronic acid injection versus oral non-steroidal anti inflammatory drug for the treatment of knee osteoarthritis: a multi-center, randomized, open-label, non-inferiority trial. Arthritis Research & Therapy 2014 16:R18.
3. Bannuru RR, et al.: Therapeutic trajectory following intra-articular hyaluronic acid injection in knee osteoarthritis–meta-analysis. Osteoarthritis Cartilage 2011, 19:611–619.
4. Bannuru RR, Natov NS, Obadan IE, Price LL, Schmid CH, McAlindon TE: Therapeutic trajectory of hyaluronic acid versus corticosteroids in the treatment of knee osteoarthritis: a systematic review and meta-analysis. Arthritis Rheum 2009, 61:1704–1711.
5. Akai M, et al.: An outcome measure for Japanese people with knee osteoarthritis. J Rheumatol 2005, 32:1524–1532.