OA del ginocchio e dell’anca, terapia infiltrativa con HA riduce i livelli di cellule Th attivate ad azione proinfiammatoria

27 novembre 2014

Uno studio italiano, pubblicato online sulla rivista Osteoarthritis and Cartilage, suggerisce un effetto antinfiammatorio della terapia infiltrativa con HA, che si esplicherebbe attraverso la modificazione del metabolismo delle articolazioni del ginocchio e dell’anca in pazienti con OA , con conseguente riduzione delle concentrazioni di cellule T proinfiammatorie. La viscosupplementazione di HA, in pratica, sarebbe in grado di ridurre l’infiammazione sinoviale e ripristinare, in tal modo, le proprietà reologiche del liquido sinoviale.

“Per quanto ancora oggi non siano state ancora pienamente comprese sia l’eziologia che la patofisiologia dell’osteoartrosi (OA), si ritiene che alcune molecole infiammatorie secrete (citochine proinfiammatorie e adipochine) rappresentino i mediatori critici dei processi alterati implicati nella patofisiologia di questa condizione. – scrivono gli autori nell’introduzione allo studio. – Non solo: anche i meccanismi legati all’immunità cellulare e a quella umorale sembrano coinvolti nella patofisiologia di questa condizione: il tessuto sinoviale di pazienti con OA mostra infiltrati di cellule immunitarie, quali linfociti B, linfociti T e macrofagi. Dati presenti in letteratura, inoltre, hanno evidenziato un ruolo primario dei linfociti T (e del sottotipo Th17 in particolare) e delle loro citochine nell’attivare i processi infiammatori sottesi ad alcune malattie reumatiche come l’artrite reumatoide (AR) o l’OA.”

“Oltre ad un mero effetto meccanico, dovuto alla viscosità del prodotto – continuano gli autori – la viscosupplementazione intra-articolare di HA sembra essere dotata di altre azioni biologiche, compresa l’azione anti-infiammatoria.”

Scopo di questo studio, pertanto, è stato quello di vagliare l’ipotesi se la terapia con HA fosse in grado di sopprimere non solo il milieu proinfiammatorio locale intra-articolare, ma di ridurre anche la risposta infiammatoria citochinica complessiva.

Obiettivo primario del lavoro è stato quello di valutare i livelli circolanti di linfociti CD4+ e CD8+ attivati in pazienti con OA rispetto a un gruppo di controlli sani. Obiettivo secondario, invece, è stato quello di valutare le variazioni dei livelli linfocitari a 3 mesi da un ciclo di infiltrazioni con HA e la loro efficacia in termini di variazione dell’indice algo-funzionale di Lequesne, un indice costituito da 18 quesiti relativi a 3 aree principali: dolore e fastidio (5 quesiti), massima distanza percorsa (9 quesiti) e attività quotidiane (4 quesiti).

 

Lo studio ha reclutato pazienti con OA del ginocchio o dell’anca allo stadio iniziale in base ai criteri ACR. Questi sono stati suddivisi in 2 gruppi: un gruppo A (49 pazienti, dei quali 21 con OA al ginocchio e 28 con OA all’anca), non sottoposto ad alcun trattamento e un gruppo B (37 pazienti, dei quali 24 con OA al ginocchio e 13 con OA all’anca), trattato con un ciclo di 3 infiltrazioni settimanali di HA. A questi due gruppi si è aggiunto un terzo, costituito da 23 soggetti sani non trattati. Tutti i soggetti reclutati nello studio sono stati seguiti per 3 mesi e sono stati sottoposti a prelievo ematico all’inizio e alla fine del periodo di osservazione ai fini dell’analisi citometrica delle sottopopolazioni di cellule T presenti, per documentare eventuali variazioni.

 

I risultati hanno documentato livelli maggiori di cellule T CD4+, Th2+ e Th1+ al basale per i gruppi A e B rispetto al gruppo di controllo. Dopo ciclo di infiltrazioni di HA, invece, i livelli di cellule T attivate erano più bassi nel gruppo B (pazienti sottoposti a terapia infiltrativa) che non nel gruppo A (pazienti non sottoposti a terapia infiltrativa) (p=0,01). Inoltre, i livelli di cellule Th17 al basale erano più elevati al basale per i gruppi A e B rispetto al gruppo di controllo e livelli più bassi di queste cellule sono stati rilevati nel gruppo B dopo terapia infiltrativa con HA. Non sono state osservate, invece, differenze significative di pattern cellulare al basale e dopo 3 mesi nei controlli sani, a suggerire l’assenza di variazioni spontanee nel corso del tempo.

Infine, per quanto riguarda l’indice algo-funzionale Lequesne, è stata documentata per il gruppo B una riduzione significativa a 3 mesi di questo parametro, sia considerando i pazienti in toto che in base alla specifica OA (al ginocchio o all’anca).

Nel commentare i risultati, gli autori dello studio hanno rimarcato la peculiarità del loro lavoro, il primo specificamente concepito per misurare le variazioni nel tempo del pattern di cellule T in pazienti con OA.

Sono ora necessari nuovi trials prospettici, randomizzati, controllati vs placebo in larga scala, che mettano insieme le conoscenze sui biomarkers e le tecniche di imaging per confermare quanto osservato ed approfondire il potenziale effetto modificante la malattia di HA postulato nello studio.

 

Lurati A. et al. Effects of hyaluronic acid (HA) viscosupplementation on peripheral Th cells in knee and hip osteoarthritis. Osteoarthritis and Cartilage. XXX (2014): 1-6

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