Dolore al ginocchio dei calciatori, bene recupero con terapia intra-articolare a base di acido ialuronico a medio peso molecolare

8 febbraio 2020

Uno studio italiano preliminare, recentemente pubblicato su Open Access Journal of Sports Medicine, suggerisce che la viscosupplementazione con Sinovial, un acido ialuronico (AI) a medio peso molecolare, rappresenta un trattamento efficace e sicuro nel migliorare in modo stabile la sintomatologia dolorosa al ginocchio dei calciatori professionisti, favorendo un loro rapido recupero all’attività agonistica.

Lo studio, multicentrico e retrospettivo, è stato realizzato sulla base dei dati degli atleti dimessi dall’unità operativa di reumatologia dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, l’ambulatorio di Medicina dello Sport ANTIAGE e il dipartimento di radiologia “Villa Stuart” della città capitolina.

I presupposti e gli obiettivi dello studio
“I calciatori possono essere soggetti a limitazioni della loro attività agonistica/amatoriale in ragione del dolore al ginocchio, soprattutto dopo attività sportiva – scrivono i ricercatori nell’introduzione al lavoro -. E’ nota, peraltro, l’esistenza di una relazione tra l’osteoartrosi (OA) e l’insorgenza di (micro)traumi ripetuti (…) che coinvolgono le articolazioni e possono dar luogo a lesioni cartilaginee e instabilità articolare, concorrendo allo sviluppo precoce di OA”.

Ciò detto, “…gli atleti colpiti da dolore al ginocchio – proseguono i ricercatori – continuano a praticare l’attività agonistica, a prezzo di difficoltà crescenti e scadimento delle performance”.

La terapia infiltrativa intra-articolare con acido ialuronico (AI) rappresenta un’opzione terapeutica con documentazione di efficacia nella gestione dell’OA. Fino ad ora, però, non esistono molti dati in letteratura sul suo impiego negli atleti.

Di qui il nuovo studio, che si è proposto di approfondire le conoscenze sul profilo di efficacia e di sicurezza della viscosupplementazione con AI nei calciatori con sintomatologia dolorosa al ginocchio e di stabilire se tale modalità di trattamento potrebbe configurarsi come un’opzione terapeutica affidabile nella gestione dell’OA durante le prime fasi di malattia.

Disegno dello studio
Lo studio ha analizzato retrospettivamente i dati relativi a 17 calciatori (16 di sesso maschile, 1 di sesso femminile), aventi un’età media di 39,8 anni, con dolore al ginocchio valutato clinicamente, a cui ha fatto seguito un esame radiografico dell’articolazione colpita da dolore.

I pazienti selezionati erano stati sottoposti ad esami di laboratorio (valutazione della VES, dei livelli di proteina reattiva C, acido urico e conta ematica) prima dell’intervento di VS.

I ricercatori hanno preso in considerazione solo i dati relativi ai pazienti che erano stati sottoposti ad esame ecografico del ginocchio prima dell’infiltrazione; eventuali fenomeni di effusione o di presenza di cisti sono stati motivo di ricorso a drenaggio prima della terapia intra-articolare.

Inoltre, solo i dati relativi a pazienti con gonartrosi di grado I-II secondo la classificazione K-L sono stati analizzati indipendentemente dal dolore riportato su scala VAS da 0 a 10.

Sono stati inclusi nell’analisi tutti i pazienti sottoposti a infiltrazione con AI di medio PM (800-1.200 Kda), alla concentrazione di 8 mg/ml, sia all’inizio dello studio che a distanza di 2 settimane.

I ricercatori hanno registrato il punteggio VAS sia all’inizio dello studio che dopo uno e due giorni dalla prima infusione, a 2 settimane (giorno della seconda infusione), dopo uno e due giorni dalla seconda infusione e, rispettivamente, dopo 4, 12 e 24 settimane.

L’indice di severità dell’OA è stato espresso mediante punteggio LI, mentre il calcolo del PGA (su scala da 1 a 10) è stato effettuato sia all’inizio dello studio che dopo 1 settimana, nonché a 4, 12 e a 24 settimane.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che due pazienti (un uomo e una donna) sono andati incontro ad effusione articolare. Due pazienti hanno riferito dolore articolare importante dopo l’infiltrazione (che è regredito, però, senza necessità di ricorrere ad altri farmaci).

In corrispondenza della prima settimana, i risultati hanno evidenziato un miglioramento di tutti i parametri considerati, la cui entità è rimasta immutata fino alla fine del follow-up.

Un giorno dopo la prima e la seconda infiltrazione, i pazienti hanno riferito un lieve incremento del dolore percepito (parametrato su scala VAS) che, tuttavia, non ha mai raggiunto la significatività statistica e che si è risolto spontaneamente dopo un giorno.

Tutti gli atleti hanno ripreso con successo la loro attività agonistica dopo la prima infiltrazione nel giro di 3,1 giorni (SD:±2), continuando a giocare dopo la seconda infiltrazione previa nostra indicazione ad un solo giorno di sospensione.

Le implicazioni dello studio
“Lo studio, il primo report sull’impiego della VS con AI in calciatori con dolore sintomatico al ginocchio, suggerisce come tale opzione di trattamento comporti una rapida risoluzione della sintomatologia (dolore e funzione del ginocchio colpito da OA) – scrivono i ricercatori nella discussione del lavoro”.

“L’AI impiegato, inoltre – continuano – è stato in grado non solo di alleviare la sintomatologia ma anche di consentire un rapido recupero all’attività agonistica, e questo è di particolare rilevanza per quanti svolgono attività sportiva professionistica”.

“A questo punto – concludono i ricercatori – saranno necessari studi di dimensioni più ampie e tempi di follow-up maggiori per confermare quanto osservato e verificare la fondatezza dell’ipotesi di un possibile effetto protettivo della VS con AI sulla progressione di malattia”.

Bibliografia
Migliore A et al. Use of viscosupplementation for the recovery of active football players complaining of knee pain. Open Access J Sports Med. 2019; 10: 11–15.
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