Gonartrosi: Infiltrazioni di acido ialuronico vs corticosteroidi più efficaci nel lungo termine

22 febbraio 2015

Il ricorso alla terapia infiltrativa con acido ialuronico (HA) e corticosteroidi (CS) si associa, in entrambi i casi, ad un miglioramento della sintomatologia associata alla gonartrosi. Cambia però il pattern di risposta al trattamento ad un anno, con un vantaggio di HA vs CS.
Queste le conclusioni di un trial clinico randomizzato di recente pubblicazione online sulla rivista Open Access Rheumatology: Research and Reviews da un’equipe di ricercatori messicani.

Come è ormai noto, le infiltrazioni a base di CS sono utilizzate con successo da ormai 60 anni nel trattamento della gonartrosi, e varie Linee Guida (LG), come quella dell’ACR (American College of Rheumatology) e dell’OARSI (Osteoarthritis Research Society International) ne raccomandano l’impiego.
Anche le infiltrazioni di HA sono oggi largamente impiegate nel trattamento non chirurgico della gonartrosi. “HA è una molecola chiave nella biomeccanica articolare – spiegano gli autori nell’introduzione al lavoro – in quanto il trattamento con HA esogeno contribuisce al ripristino della proprietà viscoelastiche del fluido sinoviale, con conseguente riduzione della sintomatologia dolorifica e miglioramento funzionale dell’articolazione.”

“Inoltre – continuano gli autori – alcuni studi hanno confermato la capacità di HA di interagire con alcune molecole mediatrici di infiammazione e con il turnover di matrice del tessuto articolare, nonché di ridurre l’apoptosi dei condrociti ed esercitare, quindi, un effetto condroprotettivo.”
La presenza di studi comparativi contrastanti sul vantaggio derivante da una delle due terapie infiltrative ha sollecitato il disegno di questo nuovo studio, nel corso del quale sono state reclutati 200 pazienti affetti da OA di grado II-III documentata radiograficamente. Questi pazienti sono stati randomizzati al trattamento con 5 iniezioni intra-articolari settimanali di HA o con 2 iniezioni mensili di betametasone dipropionato. La maggioranza dei pazienti reclutati nel trial era di sesso femminile, con un’età media pari a 63 anni. Il BMI di partenza era significativamente più elevato nel gruppo trattato con HA (28,3 versus 26,3 kg/m2, P=0,002), con una preponderanza di soggetti obesi (40,2% versus 24,5%).

All’inizio dello studio, i punteggi relativi al dolore erano più elevati nel gruppo trattato con CS (6,6 versus 6,1, P=0.004), mentre quello relativo allo stato funzionale, riportato sulla sottoscala WOMAC (Western Ontario McMaster University Osteoarthritis) era peggiore nel gruppo sottoposto a terapia infiltrativa con HA (53,2 versus 48,4, P=0,001).

A 3 mesi dal trattamento, è stata documentata nei pazienti sottoposti ad infiltrazioni con CS una riduzione del dolore del 66,3% (IC95%= 63,3-69,3), mentre nei pazienti trattati con HA la riduzione del dolore è stata del 48,5% (IC95%= 45,8-51,3). Tuttavia, a 12 mesi, le cose cambiano: a fronte di una riduzione del dolore del 33,6% (IC95%= 31,1-36,1) nel gruppo trattato con HA, la riduzione del dolore nel gruppo trattato con CS è stata solo del 8,2% (IC95%= 5,2-11,1) (P<0.0001), con un chiaro vantaggio della terapia intra-articolare con HA vs quella con CS. Quanto ai punteggi WOMAC relativi alla sfera funzionale, invece, il vantaggio della terapia infiltrativa con HA si è palesato già a 3 mesi e confermato a 6, 9 e 12 mesi, con un miglioramento medio percentuale del 47,5% (IC95%= 45,6-49,3) alla fine del follow-up rispetto al 13,2% registrato nel gruppo sottoposto ad infiltrazioni con CS (IC95%= 11,4-14,9) (P<0,0001). Sul fronte della safety, il solo evento avverso (AE) documentato in entrambi i gruppi di trattamento è stato il dolore in corrispondenza del sito di iniezione, mentre nel gruppo sottoposto a terapia infiltrativa con HA è stato osservato anche un caso di eritema. Unico limite riconosciuto allo studio è rappresentato dall'esistenza di differenze in partenza tra i 2 gruppi di trattamento in relazione al BMI e all'obesità. Tale bias di partenza, infatti, potrebbe aver avuto qualche effetto sulla qualità del processo di randomizzazione. Trueba Davalillo CA et al. Clinical efficacy of intra-articular injections in knee osteoarthritis: a prospective randomized study comparing hyaluronic acid and betamethasone. Open Access Rheumatology: Research and Reviews 2015:7 9–18 Leggi