Osteoartrite anca, una singola infiltrazione con acido ialuronico ad elevato peso molecolare può bastare

27 febbraio 2016

Una singola iniezione articolare di una formulazione di acido ialutonico (AI) ad elevato peso molecolare è efficace nell’OA dell’anca dal terzo mese in poi. Non solo: gli effetti del trattamento si mantengono stabili e continuano a migliorare fino ad un anno.

Queste le conclusioni di uno studio italiano pubblicato sulla rivista Journal of Orthopaedics and Traumatology (1)
Che le infiltrazioni di IA a livelli dell’anca siano sicure e ben tollerate è noto da tempo, ricorda l’autore nell’introduzione al lavoro.

Ancora oggi, però, l’evidenza disponibile è limitata ad un numero sparuto di trial clinici randomizzati.
Non solo: i dati di una metanalisi di studi sulla gonartrosi hanno suggerito come l’eterogeneità osservata nei vari trial utilizzati per l’analisi potrebbe essere dovuta alla presenza di formulazioni di AI ad elevato peso molecolare dimostratesi più efficaci (2).

Le formulazioni di AI disponibili possono essere genericamente classificate in base al peso molecolare e al tipo di formulazione in: soluzioni a basso peso molecolare (500-1200 kDa), soluzioni ad elevato peso molecolare (6.000 kDa) soluzioni crosslinked e soluzioni stabilizzate di derivazione non animale (NASHA).

Alla luce di queste considerazioni, obiettivo di questo studio prospettico è stato valutare l’efficacia e la sicurezza di una singola iniezione intra-articolare di IA ad elevato peso molecolare (2.800 kDa) in pazienti affetti da OA d’anca.

A tal scopo sono stati reclutati 107 pazienti, aventi un’età media di 67 anni, trattati con singola iniezione intra-articolare di una formulazione di sodio ialuronato al 2,5% (75 mg/3mL) all’anca mediante guida fluoroscopica.
I pazienti sono stati valutati sia prima dell’infiltrazione (t0) che dopo 3, 6 e 12 mesi. La riduzione del dolore è stata valutata in base al punteggio riportato al questionario BPI II (Brief Pain Inventory II), all’Harris Hip Score e al punteggo VAS (scala dolore percepito).

I risultati hanno mostrato variazioni dell’outcome dolore molto significative dal punto di vista statistico (p<0,001) per quanto riguarda il punteggio BPI di severità del dolore tra la visita precedente il trattamento intra-articolare e le tre visite successive. Non solo: le variazioni del punteggio relativo al dolore rispetto alla visita precedente erano statisticamente significative sia in relazione al dolore di entità peggiore sperimentato nel secondo quadrimestre post-iniezione e per il dolore medio sperimentato nel secondo semestre post-iniezione. Anche le variazioni del punteggio Harris Hip Score sono risultate molto significative dal punto di vista statistico (p<0,001) tra la visita t0 e le visite di controllo successive. In questo caso, però, dopo una variazione significativa del punteggio tra la visita t0 e a 3 mesi, il punteggio è rimasto stabile. L'evoluzione del punteggio VAS dolore, inoltre, ha documentato un miglioramento statisticamente significativo del dolore percepito (p<0,001) tra la visita t0 e quella a 3 mesi, per poi mantenersi stabile a partire dal primo quadrimestre post-intervento. Sul fronte della safety, infine non sono stati documentati eventi avversi seri. Degni di nota sono stati solo 12 casi di sintomatologia dolorosa associata a sinovite transitoria. Nel commentare i risultati nella discussione del lavoro, l'autore ha ricordato come la guida fluoroscopica rappresenti una delle possibili guide radiologiche, quando si ha a che fare con la terapia infiltrativa dell'anca: “In ragione del ridotto spazio intra-articolare – spiega l'autore – l'esecuzione di un'infiltrazione “al buio” non è raccomandabile.” “La guida ecografica – aggiunge l'autore – non necessita di mezzo di contrasto e può essere ripetuta senza causare problemi di carico di radiazioni sia per il paziente che per l'operatore. Tuttavia, va anche detto che l'esposizione alle radiazioni durante la fluoroscopia è minima e non ci sono differenze di velocità di esecuzione dell'iniezione intra-articolare tra le due tecniche, quando eseguite da mani esperte”. “La scelta tra guida ecografica e fluoroscopica – conclude l'autore - si basa sull'esperienza dell'operatore. Ad ogni modo, quando si esegue un'infiltrazione mediante guida fluoroscopica, è opportuno che la quantità di agente di contrasto radio-opaco sia ridotta il più possibile per evitare la diluizione dell'agente utilizzato per la viscosupplementazione”. Bibliografia

1) Rivera F. Single intra-articular injection of high molecular weight hyaluronic acid for hip osteoarthritis. J Orthop Traumatol. 2015 Oct 8. [Epub ahead of print] leggi

2) Kotevoglu N et al. A prospective randomised controlled clinical trial comparing the efficacy of different molecular weight hyaluronan solutions in the treatment of knee osteoarthritis. Rheumatol Int. 2006 Feb;26(4):325-30. Epub 2005 Jun 15.
leggi