Acido ialuronico: una molecola che non cessa di stupire

7 novembre 2012

Intervista al Prof. Giovanni Abatangelo, Università di Padova Dipartimento di Istologia, Microbiologia e Biotecnologie Mediche realizzata in occasione del IV simposio ANTIAGE svoltosi a Roma dal 3 al 5 ottobre 2012

Fino a qualche anno fa l’acido ialuronico era conosciuto essenzialmente per la sua azione fisica di lubrificazione e protezione articolare. Oggi, grazie a numerose scoperte scientifiche, è stato possibile individuare i diversi recettori specifici per l’acido ialuronico e comprendere sempre più la sua azione biologica. Le diverse azioni che l’acido ialuronico è in grado di svolgere, derivano proprio dalla sua interazione con recettori presenti presenti su diversi tipi cellulari. In particolare, a livello articolare, l’acido ialuronico induce un’azione di proliferazione condrocitaria, crea una barriera protettiva verso specie reattive all’ossigeno e, come osservato recentemente da alcuni ricercatori, la sua azione analgesica potrebbe essere dovuta alla sua capacità di interagire con i recettori oppioidi.