Anatomia

21 maggio 2012

Descrizione generale

Il gomito rappresenta l’articolazione dell’arto superiore che collega il braccio (omero) e l’avambraccio (radio e ulna) e può esercitare movimenti sia di flessione ed estensione, sia di pronazione e supinazione.

Solitamente viene trattata come un’unica articolazione; in realtà vi si possono riconoscere tre distinte articolazioni che però sono accomunate dal presentare una sola capsula e una sola cavità articolare:

– articolazione omero-radiale: si tratta di una condiloartrosi fra il condilo dell’omero e la fossetta del capitello del radio;

– articolazione omero-ulnare: è costituita da un ginglimo laterale fra la troclea dell’omero e l’incisura semilunare dell’ulna; (flessione-estensione);

– articolazione radio-ulnare prossimale: ginglimo laterale fra la circonferenza articolare del capitello del radio e l’incisura radiale dell’ulna (pronosupinazione della mano).

L’estremità distale dell’omero

L’estremità distale dell’omero comprende una zona articolare e una zona non articolare: la prima è costituita lateralmente dal condilo e medialmente dalla troclea (a forma di puleggia). Il condilo corrisponde all’area che si articola con la testa del radio, la troclea si articola invece con l’incisura trocleare o semilunare dell’ulna. La porzione non articolare è formata dall’epicondilo laterale (poco sviluppato) e da quello mediale (molto sviluppato). Anteriormente, sopra al condilo si trova la fossetta radiale che accoglie la testa del radio durante la flessione dell’avambraccio sul braccio, sopra la troclea invece si trova la fossetta coronoidea che accoglie il processo coronoideo dell’ulna sempre nella flessione dell’avambraccio sul braccio; posteriormente, al di sopra della troclea, è presente la fossa olecranica per accogliere il processo olecranico dell’ulna nell’estensione dell’avambraccio. Nella parte posteriore c’è la fossa oleocranica che accoglie il processo oleocranico dell’ulna nell’estensione.

L’epifisi prossimale dell’ulna

Possiede notevole densità e forza, e forma una gran parte dell’articolazione del gomito. Si compone di due processi ossei, definiti olecrano e processo coronoideo. Tra questi si apre un’incisura, detta semilunare a causa della sua forma; è qui che viene accolta la troclea presente sull’epifisi distale dell’omero.

L’epifisi prossimale del radio

L’epifisi prossimale del radio è caratterizzata dalla presenza di una grossa testa, o capitello, a forma cilindrica, che poggia su un collo. Il capitello è rivestito di cartilagine articolare per le articolazioni omero-radiale (condiloartrosi) e radio-ulnare prossimale (ginglimo laterale o trocoide).

La capsula articolare

Le tre articolazioni, come accennato, possiedono una capsula articolare comune. La capsula origina dall’epifisi distale dell’omero seguendo, sulla faccia posteriore, una linea che dall’epicondilo giunge al margine superiore della fossetta olecranica, per poi scendere nuovamente all’epitroclea e alla sua superficie inferiore; di qui continua per il margine superiore della fossetta coronoidea e di quella radiale per poi scendere verso l’epicondilo e la sua superficie inferiore. La capsula, quindi, si inserisce sull’ulna, al limite della cartilagine articolare dell’incisura semilunare e, sul radio, si inserisce sul collo della testa del radio. Infine, la capsula si chiude in basso,tra ulna e radio, tendendosi tra i margini dell’incisura radiale dell’ulna e quelli della circonferenza articolare della testa del radio.

I legamenti

Esistono vari legamenti intrinseci che provvedono a rinforzare la capsula:

– anulare del radio: trae origine dal margine anteriore dell’incisura radiale dell’ulna e, avvolgendo il collo della testa del radio, si inserisce al margine posteriore della medesima incisura radiale.

– collaterale mediale o ulnare: origina dalla superficie inferiore dell’epitroclea e si apre in tre fasci, uno anteriore che si fissa al margine mediale del processo coronoideo dell’ulna, uno medio, che si inserisce al margine mediale dell’incisura semilunare, e uno posteriore, che si inserisce al margine mediale dell’olecrano.

– collaterale laterale o radiale: dalla superficie inferiore dell’epicondilo si divide in due fasci: uno anteriore che si fonde al legamento anulare del radio, un posteriore che si inserisce sul margine laterale dell’olecrano.

– quadrato: dal margine inferiore dell’incisura radiale dell’ulna si inserisce al margine inferiore della circonferenza articolare della testa del radio.

– arciforme: dalla superficie mediale del processo coronoideo si inserisce alla base dell’olecrano.