Infiltrazioni alla caviglia: quando, cosa, come

7 novembre 2012

Intervista al Dott. Orazio De Lucia UOC Divisione e Cattedra di Reumatologia, Istituto Ortopedico G. Pini, Milano realizzata in occasione del IV simposio ANTIAGE svoltosi a Roma dal 3 al 5 ottobre 2012

La caviglia, a differenza del ginocchio, presenta una cartilagine articolare più compatta, risponde meglio agli stimoli pressori ed ha una capacità rigenerativa 10 volte superiore a quella del ginocchio. L’osteoartrosi della caviglia, che generalmente insorge in seguito ad una patologia di ordine traumatico o infiammatorio (es artrite), risulta la condizione patologica per la quale si ricorre più spesso ad un’infiltrazione. I prodotti maggiormente utilizzati sono l’acido ialuronico e i cortisonici ed i risultati migliori si ottengono se l’infiltrazione è eseguita sotto guida ecografica. Ad oggi sono pochi i dati disponibili sulle infiltrazioni alla caviglia, che, proprio per la sua particolare struttura andrebbe meglio studiata per comprendere sempre più il trattamento e la tecnica migliore da applicare.