Terapia infiltrativa, dall’animale all’uomo. Corso teorico-pratico a Morcone in provincia di Benevento

21 luglio 2014

E’ da circa 60 anni che la terapia infiltrativa ha fatto il suo ingresso in medicina. Da allora si è diffusa rapidamente e ha interessato numerosi settori, dal sollivevo alle articolazioni colpite dall’artrosi alla medicina sportiva e, di recente, si è estesa anche all’utilizzo in alcune patologie dell’animale.

Di questo si parlerà il 5 e 6 settembre a Morcone in provincia di Benevento dove si terrà il ”Corso integrato clinico-radiologico di interventistica osteomuscoloarticolare: le infiltrazioni”.

La terapia infiltrativa non è altro che l’impiego locale di farmaci o agenti che vengono iniettati nella sede anatomica di interesse. Questo tipo di terapia può essere effettuata secondo tre principali modalità di iniezione (intrarticolare, periarticolare, nei punti “trigger”), mirate sempre alla riduzione o abolizione della sindrome dolorosa. Il vantaggio principale di questa metodica è quello di portare il farmaco solo nella sede colpita, dove è necessario intervenire con una sua elevata concentrazione.

Considerando la tipologia di trattamento e la precisione nell’individuare l’esatta sede del processo infiammatorio, al medico servono molte esercitazioni pratiche più che la teoria in merito. A tal fine è stato organizzato un Corso integrato clinico radiologico, focalizzato molto all’applicazione pratica del trattamento del dolore cronico osteomuscoloarticolare sia nell’uomo che nell’animale.

Il Dott. Carlo Venditti, dirigente medico di reumatologia presso l’Azienda G. Rummo di Benevento e presidente del convegno ha dichiarato al nostro giornale: “E’ un corso teorico-pratico, sottolineo molto pratico, in cui parleremo di infiltrazioni dando delle nozioni che sono squisitamente applicative perché ci sarà una buona parte del corso con prove sul campo, come fare infiltrazioni ecoguidate sia per chi non le ha mai fatte sia per chi già ha già una certa infarinatura.”

Durante il corso si parlerà di medicina dello sport; in questo settore, le infiltrazioni vengono utilizzate affinché la parte lesa nel gesto sportivo possa recuperare il prima possibile senza provocare danni permanenti all’atleta. In genere, nello sportivo le infiltrazioni si utilizzano in lesioni muscolo scheletriche e sotto guida ecografica. Bisogna considerare che il gesto sportivo ciclico è una condizione preartrosica e quindi in questo caso l’infiltrazione ha valore di prevenzione. Si infiltrano prodotti medical device spesso ad alto peso molecolare, ma anche prodotti omotossicologici. I gel piastrinici, invece, vengono usati soprattutto in caso di lesione muscolare.

Ci saranno poi delle esercitazioni su pezzi anatomici animali e/o su manichini ma anche uno spazio dedicato alle ecografie sull’animale, in particolare su cavalli e cani.

Il dott. Venditti ha evidenziato che: “La giornata è dedicata a tre tipologie di professionisti: medici veterinari, medici dello sport e reumatologi e il tutto sarà improntato al concetto di “one health” , “una sanità” cioè un approccio integrato della medicina umana e medicina veterinaria. Infatti, le patologie animali e quelle umane sembrano molto lontane in realtà un trait d’union sono proprio le infiltrazioni.

Sia le artriti che le patologie del connettivo sono un argomento all’apparenza prettamente reumatologico ma anche gli animali sviluppano artriti, nel senso che anche negli animali si possono avere rigonfiamenti delle articolazioni. Infatti, il corso tratterà di artriti, poliartriti e connettiviti più che di artrite reumatoide o patologie del connettivo in maniera specifica.

Anche le connettiviti sono presenti nell’animale, magari in maniera meno accentuata rispetto all’uomo ma comportano comunque lo sviluppo di un’infiammazione di un’articolazione o di un tendine.” Il dott. Venditti ha proseguito sottolineando che: “Durante il corso si approfondirà l’impiego di fattori piastrinici nelle infiltrazioni.”

Si parla tanto di plasma arricchito in piastrine che ha la funzione di andare a stimolare nel nostro organismo alcune sostanze antinfiammatorie e sostanze che agiscono riparando il danno tissutale e agiscono anche nell’abbassare il dolore. Il PRP è usato soprattutto per le lesioni muscolari, tendinee e intrarticolari e consentono il raggiungimento di buoni risultati considerando bene prima le caratteristiche del paziente.

Il corso darà un ampio spazio alla trattazione dell’acido ialuronico in modo particolare sulla considerazione che ne va fatta. Il dott. Venditti ha dichiarato che: “C’è in atto un dibattito se considerarlo come farmaco o come medical device; si parlerà anche dell’eventualità di strutturare uno studio clinico in doppio cieco per valutare se effettivamente va considerato “farmaco”.

Il conclusione, le presentazioni del corso saranno molto di impatto visivo con immagini che rappresentano il problema e come affrontarlo attraverso la terapia infiltrativa e sarà un’importante occasione di scambio tra medici che affrontano in ambiti diversi lo stesso tipo di problematiche.

 

Emilia Vaccaro